Durante la mia infanzia per un breve periodo, il giovedì tornavo da scuola sicura che a casa avrei trovato due cose, la zia Elvira e i suoi gnocchi di patate. La zia Elvira era la zia di papà che scendeva da città alta una volta alla settimana per venire da noi, aiutava un pò la mamma e cucinava gli gnocchi di patate. Li condiva tutti insieme nella zuppiera con il sugo di pomodoro e il parmigiano.
Erano buoni ma quelli della mamma ancora di più perchè lei ci lasciava scegliere il condimento: chi li voleva "rossi" chi "bianchi" Io ho sempre preferito quelli bianchi conditi con parmigiano, burro bruno e salvia croccante. La mamma sapeva fare gli gnocchi soffici, che si scioglievano in bocca e quando è stato il mio turno di prepararli anche per lei la tremarella era tanta, se me li bocciava?
Tutto questo perchè anche se avevo visto e partecipato alla loro preparazione con lei, le dosi erano sempre ad occhio, niente di scritto.
Erano buoni ma quelli della mamma ancora di più perchè lei ci lasciava scegliere il condimento: chi li voleva "rossi" chi "bianchi" Io ho sempre preferito quelli bianchi conditi con parmigiano, burro bruno e salvia croccante. La mamma sapeva fare gli gnocchi soffici, che si scioglievano in bocca e quando è stato il mio turno di prepararli anche per lei la tremarella era tanta, se me li bocciava?
Tutto questo perchè anche se avevo visto e partecipato alla loro preparazione con lei, le dosi erano sempre ad occhio, niente di scritto.
Gli gnocchi sono stati anche per me la ricetta dove coinvolgevo le mie bambine, che con il loro grembiulino stavano intorno all'asse di legno aspettando che dessi loro un pò di impasto per fare i loro gnocchi che poi lessavo, anche se il loro colore era diventato un pò scuro, per via del loro impasto e reimpasto.
Tutte aiutavano a preparare la tavola velocemente, per poter mangiare gli gnocchi appena fatti.
Con questa ricetta partecipo al nuovo contest del Molino Chiavazza.
ingredienti x 6 personeTutte aiutavano a preparare la tavola velocemente, per poter mangiare gli gnocchi appena fatti.
Con questa ricetta partecipo al nuovo contest del Molino Chiavazza.
1 kg di patate bianche farinose (vecchie)
300 g di farina bianca
1 uovo
1 pizzico di sale
esecuzione:
lavare molto bene le patate, cuocerle a vapore (partendo dall'acqua fredda con un cucchiaino di sale) per circa 30 min. il tempo di cottura dipende dalla grandezza delle patate, è sempre meglio cercare di averle tutte della stessa grossezza. Pelarle ancora bollenti, appoggiandole su di un tovagliolo per non scottarsi, schiaccarle con lo schiacciapatate, sopra un pò di farina, fare un buco in mezzo alla fontana, salare e rompere nel centro l'uovo. Unire la restante farina e lavorare velocemente fino ad avere un impasto omogeneo, non lavorare troppo l'impasto perchè gli gnocchi se nò diventano gommosi e duri.
Infarinare bene il piano da lavoro e prendendo un pezzetto di impasto, formare un cordoni di circa 2 cm, tagliarlo a tocchetti e farli rotolare in mezzo alla farina per non farli attaccare. se si vuole si possono passare sui rebbi della forchetta o sul dietro di una gratuggia.
Lessare gli gnocchi in acqua bollente salata, buttandone pochi alla volta e scolarli con la schiumarola appena vengono a galla. Condirli con abbondante parmigiano gratuggiato, burro e salvia oppure sugo leggero di pomodoro.
Si possono anche surgelare, mettendoli distesi su di un vassoio coperto da carta forno, spolverizzata di farina, e dopo 1 ora di frezzer chiuderli in un sacchettino. Si conservano per circa 2 mesi. Quando si vogliono consumare si procede come per quelli appena fatti, senza scongelarli.
Infarinare bene il piano da lavoro e prendendo un pezzetto di impasto, formare un cordoni di circa 2 cm, tagliarlo a tocchetti e farli rotolare in mezzo alla farina per non farli attaccare. se si vuole si possono passare sui rebbi della forchetta o sul dietro di una gratuggia.
Lessare gli gnocchi in acqua bollente salata, buttandone pochi alla volta e scolarli con la schiumarola appena vengono a galla. Condirli con abbondante parmigiano gratuggiato, burro e salvia oppure sugo leggero di pomodoro.
Si possono anche surgelare, mettendoli distesi su di un vassoio coperto da carta forno, spolverizzata di farina, e dopo 1 ora di frezzer chiuderli in un sacchettino. Si conservano per circa 2 mesi. Quando si vogliono consumare si procede come per quelli appena fatti, senza scongelarli.
Che spettacolo ... e che fame! Anche i tuoi gnocchi sono buonissimi. Era il piatto della festa, soprattutto quando li preparavamo insieme!
RispondiEliminaEhilà! :) complimenti hai vinto ancora!!!!!!!!!!
RispondiEliminaRosy, sono molto contenta di questo riconoscimento, alla prossima sfida
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